martedì 2 febbraio 2010

Cuscinetti: un piccolo excursus

Ruote di biciclette, ruote per carrelli, tosaerba … questi e altri oggetti di uso comune hanno qualcosa in comune: i cuscinetti.

I cuscinetti sono una componente essenziale di moltissimi oggetti che siamo abituati a vedere e usare quotidianamente, una componente di cui molti ignorano l'esistenza perché rimane nascosta. La produzione di cuscinetti speciali è però molto importante, un'attività senza la quale molti oggetti non potrebbero funzionare.

Ma cosa sono i cuscinetti? E come funzionano? Senza entrare troppo nello specifico, e senza cominciare a discorrere di scienza e tecnica usando una terminologia che risulterebbe incomprensibile ai più, possiamo dire che i cuscinetti sono dei dispositivi meccanici che servono per ridurre l'attrito tra due oggetti in movimento rotatorio o lineare tra loro. Esistono vari tipi di cuscinetti, in base al tipo di funzionamento e a come vengono costruiti. D'altra parte la produzione di cuscinetti si è enormemente sviluppata e differenziata da quando, nel lontano XVIII secolo, vennero brevettati i primi cuscinetti. Risale infatti al 1794 il primo brevetto di un cuscinetto a sfera, depositato in Galles da Philip Vaughan. Quasi un secolo più tardi, e più precisamente nel 1869, fu il francese Jules Suriray a depositare un secondo brevetto, ma bisogna attendere il 1883 per avere un tipo di cuscinetti simili a quelli che conosciamo al giorno d'oggi. I cuscinetti in questione vennero lanciati da Friedrich Fischer. I cuscinetti rivestiti in plastica, quelli per i box doccia e tutti gli altri tipi di cuscinetti che sono diventati ormai parte costitutiva di un numero elevato di oggetti possono essere considerati come i moderni discendenti di questi primi modelli di cuscinetti.

I cuscinetti attualmente presenti sul mercato non appartengono ad un'unica tipologia. Al contrario, la produzione di cuscinetti ha conosciuto una differenziazione e uno sviluppo notevoli, e al giorno d'oggi esistono diversi tipi di cuscinetti, ognuno dei quali ha delle caratteristiche specifiche e in virtù di queste si presta a particolari usi e applicazioni. Quando si deve scegliere un tipo di cuscinetti, quindi, bisogna valutare diversi fattori, e anche se non esistono delle regole fisse per la scelta del cuscinetto ideale in ciascun ambito – sia che si tratti di cuscinetti per ruote per carrelli che di cuscinetti per serramenti - si possono comunque seguire delle norme di carattere generale. Innanzitutto, bisogna valutare alcune variabili dei tipi di cuscinetti, come lo spazio disponibile, i carichi, la velocità, la silenziosità, la rigidezza, le eventuali protezioni incorporate e così via. In secondo luogo, quando si parla di un sistema di cuscinetti, bisogna considerare che esistono anche altri elementi fondamentali, oltre ai cuscinetti stessi. Scegliere il tipo di cuscinetti giusti, valutando anche le dimensioni più idonee, è quindi importante ma non sufficiente; bisogna valutare, tra l'altro, le protezioni più adeguate, il tipo di lubrificante, i metodi di installazione e di smontaggio e così via. Il lubrificante, in particolare, è fondamentale, in quanto impedisce al cuscinetto di danneggiarsi in poco tempo. Il lubrificante, inoltre, è importante per molte altre ragioni: riduce gli attriti facilitando lo scorrimento dei rulli; protegge i cuscinetti dagli agenti esterni; mitiga il calore causato dallo scorrimento e dall'attrito. Esistono due tipo fondamentali di lubrificazione dei cuscinetti: a grasso e ad olio. In genere si fa uso della prima soluzione, in quanto presenta più vantaggi rispetto alla lubrificazione ad olio: il grasso, infatti, si disperde meno dell'olio e protegge meglio i cuscinetti dalle impurità e dalla corrosione.

Valutando tutte queste ed altre variabili è quindi possibile scegliere i cuscinetti da impiegare in ogni situazione.


Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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