lunedì 17 gennaio 2011

Una vita…ad impatto zero!

Vivere senza produrre rifiuti è possibile? Rinunciare alle comodità della vita moderna è impossibile? Non sempre, o almeno non se ci si impegna a farlo.

Sfogliando i giornali o i siti web specializzati in news ecologia, guardando la tv, ci sarà sicuramente capitato di vedere strazianti immagini di strade sepolte dalla spazzatura, petroliere che rappresentano dei veri e propri disastri ambientali, morie insolite di animali, sacchetti di plastica che non smettono di mietere vittime negli oceani e molto altro. Di certo non si può restare insensibili a tali disagi e bisogna, ognuno nel suo piccolo, tentare di essere il più “ecosostenibili” possibile.

Certo non tutti possono attualmente permettersi di installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione o cambiare totalmente regime energetico per la propria casa e ufficio. Però un piccolo sforzo lo possiamo fare tutti a partire dalla differenziazione dei rifiuti. In alcune zone è già attivo il servizio porta a porta però ovviamente nelle grandi città si richiede uno sforzo aggiuntivo alla cittadinanza con la differenziazione volontaria su base di informazioni eco dei vari tipi di rifiuto e la deposizione delle varie buste in cassonetti differenziati posti lungo le strade. E’ importante attuare la differenziazione per non trovarsi sommersi dai rifiuti come è successo in alcune zone italiane ma soprattutto per permettere il riciclaggio della maggior quantità possibile di materiale. Proprio nel riciclaggio e quindi nella lunga vita dei materiali si basa il principio della sostenibilità. E proprio perché la sostenibilità deve divenire una delle linee guida per il nostro futuro è importante che i nostri sforzi siano ponderati e vadano nella giusta direzione.

Importante è stata in Italia la messa al bando dei sacchetti di plastica con la loro graduale sostituzione da parte di sacchetti in stoffa o materiali comunque riutilizzabili che quindi vanno a diminuire un grosso fattore di inquinamento. Non solo le buste in plastica però sono fattore di emergenza ambientale ma vi è bisogno di un’attenzione ai piccoli sprechi più eco sostenibile in tutti i sensi che vada a cambiare in meglio le nostre abitudini come il consumo delle bottiglie in plastica, e di tutti quei suppellettili che ci possono servire durante il giorno come piatti bicchieri etc.

Una recente inchiesta del Research Agency di Stoccolma ha però evidenziato come le donne riescano ad assumere più facilmente uno stile di vita ecologico e ,come di fondo lo stile di vita degli uomini sia più “inquinante” di quello delle donne. La presente ricerca ha evidenziato come le donne siano tendenzialmente meno predisposte a inquinare tramite il mezzo di trasporto e quindi come siano portate a utilizzare un mezzo di trasporto pubblico, non inquinante o andare a piedi molto più degli uomini.

Da tale indagine emerge come uno dei fattori fondanti di tale differenza sia la passione maschile per le moto e i motori in genere che li spinge ad espandere questo atteggiamento a tutti gli ambiti inclusa l’ecologia informatica. Un differenza che si stima attorno al 14% e che porta le donne ad avere un’attenzione particolare anche per quanto riguarda il monitoraggio degli sprechi domestici e la loro mitigazione.

A cura di Martina Celegato
Prima Posizione srl
Comunicazione pubblicitaria

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