lunedì 21 marzo 2011

Anche il settore finanziario ha bisogno del suo arbitro

Se parliamo di arbitri la prima cosa che viene in mente è la partita di calcio a cui abbiamo assistito ieri o più in generale un evento sportivo.


Sembrerà incredibile ma oggi il termine Arbitro viene utilizzato anche nel settore finanziario con la nascita di un nuovo servizio per la collettività denominato appunto “Arbitro Finanziario”.


Nonostante il nome al singolare non ci stiamo riferendo ad una singola persona bencì ad un organismo indipendente, detto anche sistema stragiudiziale, che serve a risolvere le controversie tra i clienti e le Banche ed altri Intermediari finanziari, in modo molto più semplice rispetto ad un normale giudice, decidendo in tempi brevi chi ha ragione e chi torto.


Qualora dopo aver interpellato l’Arbitro, il cliente non fosse soddisfatto dell’esito, potrà in ogni caso ricorrere ad un iter giudiziario.


Ovviamente per ricorrere a questo tipo di organismo è necessario non essersi già rivolti al giudice.


L’Arbitro Finanziario può intervenire per controversie in merito ad operazioni finanziarie e servizi bancari quali prestiti, mutui, finanziamenti etc. fino ad un importo di €100.000.


Il funzionamento di questo tipo di organismo è reso possibile dagli strumenti messi a disposizione dalla Banca d’Italia, e per presentare un ricorso basta compilare un modulo reperibile sia attraverso gli sportelli di quest’ultima, o presso gli intermediari, o ancora tramite il sito ufficiale www.arbitrobancariofinanziario.it , è richiesto un versamento di 20€ come contributo spese, che saranno rimborsati nel caso in cui il ricorso venisse accolto.



Fonte: http://www.prestitotto.it/16083/che-cosa-e-l%E2%80%99arbitro-bancario-finanziario.html



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