venerdì 18 marzo 2011

Oroscopo: denominatore comune nella storia della cultura

Il voler conoscere il futuro, l’ansia della previsione e della conoscenza di ciò che ci aspetta sono dei denominatori comuni che hanno accomunato la storia e le vicende di tutte le società umane.

Studiando e analizzando varie società e tradizioni culturali infatti si può notare che uno degli elementi che le accomuna tutte è l’esistenza di segni astrologici e quindi di un oroscopo, sistemi legati alle stelle che vanno a definire delle caratteristiche comuni legate al periodo della nascita che dovrebbero fornire delle linee generali con le quali accomunare i caratteri, i comportamenti e le personalità. In alcuni casi l’elaborazione di questi casi astrologici è divenuta quasi una scienza i cui specialisti vengono consultati e ascoltati con molta attenzione. In molti casi, soprattutto quando si parla di società tradizionali, coloro che si occupavano di astrologia erano addirittura considerati quasi degli dei, dei santoni da cui dipendeva la sorte delle persone e che orientavano le decisioni e le azioni dei sovrani.

L’astrologia, come la intendiamo noi oggi, deriva dalla Grecia come sottolinea la sua origine etimologica che fa riferimento sia ad “aster”, cioè stella e “logos” ossia discorso quindi fa riferimento a tutte quelle pratiche, che vengono interpretate e definite come un’arte, in quanto non impiegano mezzi scientifici o metodologie empiriche, che approfondiscono tutte le conseguenze che possono avere le implicazioni astrologiche nella vita dell’uomo. Come nella nostra cultura si sono sviluppati 12 segni che indicativamente si sviluppano con cadenza mensile e quindi si ripetono tutti una volta l’anno in altre culture si sono sviluppate altre forme di previsione astrologica che hanno assunto anche diverse tipologie di evoluzione e definizione.

Nella cultura Maya, sviluppatasi nel centro America, si erano creati 2 calendari di riferimento uno civile, il calendario di Haab, e uno religioso e rituale ossia il calendario di Tzolkin, che venivano utilizzati entrambi in relazione al calendario lunare che a sua volta si componeva di 13 mesi e 28 giorni, ognuno dei quali era associato un segno zodiacale di riferimento quindi non esisteva un vero e proprio oroscopo del giorno. I segni zodiacali Maya erano quindi Falcone, Giaguaro, Cane, Serpente, Lepre, Tartaruga, Pipistrello, Scorpione, Cervo, Civetta, Pavone, Lucertola e Scimmia. La particolarità dell’oroscopo maya è quella di differenziare le caratteristiche dei vari segni nel caso si tratti di un uomo o di una donna. Noto è divenuto nell’ultimo periodo il calendario Maya che prevede la fine del mondo nel 2012 in quanto proprio in quel’anno è prevista la fine del calendario che non vede futuro oltre.

Sicuramente ben più noto è l’oroscopo cinese che si è sviluppato secondo una logica totalmente estranea a quella del ciclo annuale. L’astrologia cinese infatti prevede l’avvicendarsi dei vari segni zodiacali legati a quelli che sono gli anni del calendario cinese che associa le caratteristiche zodiacali ad un periodo determinato in relazione ai cicli lunari. Ogni periodo ha la durata di 60 anni suddiviso in 12 settori di 354 giorni, ossia un anno lunare, ed ognuno di questi settori viene messo in relazione agli elementi Acqua, Legno, Metallo, Fuoco e Terra che vengono a loro volta messi in relazione ad animali in successione ordinata che sono Topo, Bufalo, Tigre, Cavallo, Capra, Gallo, Lepre, Drago, Serpente, Scimmia, Cane e Cinghiale.

A cura di Martina Celegato
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