mercoledì 13 aprile 2011

Corpi di polizia: divise che hanno segnato la storia

L’Italia è notoriamente uno dei paesi in Europa che ha più corpi militari e di polizia ognuno dei quali ha alle spalle una tradizione e una storia uniche ed affascinanti.

Storicamente nella Repubblica Italiana la Polizia è composta da 8 corpi che vengono definiti comunemente forze dell’ordine di cui 6 sono statali mentre due sono locali. L’ordinamento prevede che sia compito del Ministero dell’Interno attraverso il Dipartimento di Pubblica sicurezza l’accentramento decisionale del di tutte le decisioni che riguardano le funzioni dei vari corpi. Resta comunque assodato che il numero delle persone occupate nel settore delle forze di polizia e di articoli militari è il più altro in Europa, molto distaccato dal secondo ossia la Germania e più del doppio del terzo ossia la Gran Bretagna.

Le polizie italiane si possono suddividere come già detto in nazionali e locali che si possono distinguere tra loro per mansioni a livello governativo e per divisa a livello visivo. Le cinque forze di polizia nazionali sono direttamente sotto il controllo del ministero dell’interno sono la Polizia di Stato, il Corpo Forestale di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia penitenziaria.

La polizia di stato sicuramente rappresenta il copro di stato più numeroso e noto grazie alla dislocazione molto capillare sul territorio, non a caso le divise di questo corpo di polizia e i distintivi militari sono anche le più note e contraddistinguibili senza ombra di dubbio.

La divisa della Polizia di Stato divisa che è in due versioni di forniture militari ossia l’uniforme invernale e l’uniforme estiva che prevedono entrambe la camicia bianca con colletto inamidato, giubba di colore blu con bottoni bombati dorati rigati e spalline bordate di cremisi, pantaloni di colore grigio azzurro con filettature di colore sempre cremisi, scarpe basse e guanti di pelle nera, cravatta e calze blu, berretto rigido di panno blu con visiera e fregio, cinturone bianco o nero con fondina ad estrazione rapida, correggiolo, porta manette di sicurezza, porta caricatore e porta sfollagente. In caso di freddo la divisa può esser integrata con un maglione con il collo a V e giacca in goretex e termofodera in pile.

La divisa femminile invece si contraddistingue per le scarpe cl tacco nere di pelle e la gonna sempre di colore grigio azzurro con filettatura cremisi. La variante della gonna può essere indossata solo se esplicitamente comandato dal superiore diretto altrimenti anche il personale femminile è tenuto ad indossare il pantalone.

La Polizia scientifica ha la medesima divisa solo che al posto della giacca indossa il camice bianco da laboratorio con le mostrine sul bavero. Anche il personale che lavora presso gli uffici indossa al posto della giacca blu d’ordinanza il camice grigio verde con le mostrine. In caso di servizi di ordine pubblico il personale è tenuto ad indossare il casco protettivo azzurro, elemento che forse è quello più rappresentativo dello stesso corpo di polizia viste le numerose occasioni in cui si trova a intervenire per mantenere lì’ordine in cortei o manifestazioni.

Esite poi un’uniforme storica che viene indossata dal plotone d’onore che effettua il cambio della guardi d’onore al Palazzo del Quirinale e dalla Banda Musica in alcune occasioni speciali come la parata militare del 2 giugno e la Festa della Polizia di Stato.

A cura di Martina Celegato

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