giovedì 5 luglio 2012

Le parrucche: una storia lunga secoli

Al giorno d’oggi l’utilizzo delle parrucche è mutato rispetto all’antichità infatti le parrucche che utilizziamo sono adoperate per travestimenti come quelli di carnevale, per spettacoli teatrali, oppure per chi ha necessità in assenza di capelli.
In linea di massima non c’è differenza tra le parrucche per carnevale e quelle teatrali infatti come possiamo vedere qui tutte si prestano ad entrambi gli scopi e naturalmente sono fatte di capelli sintetici. Le parrucche di uso quotidiano invece sono ovviamente qualitativamente superiori e spesso realizzate con capelli naturali. Nell’antichità invece era abbastanza normale indossare le parrucche le quali per anni sono state adoperate da egizi, i quali avevano la testa rasata per motivi d’igiene, oppure da altre popolazioni come Assiri, Fenici, Greci e ancora i Romani. Ad ogni modo quel che è certo è che le parrucche sono da sempre state indossate principalmente nel mondo occidentale e molto poco in quello orientale tranne che per il teatro cinese e giapponese.
In occidente l’uso delle parrucche è andato fuori utilizzo per circa un secolo dopo la caduta dell’impero romano.
Tuttavia il successo delle Parrucche è stato dovuto all’introduzione di queste nelle case reali infatti la regina Elisabetta I usava una celebre parrucca rossa e re Luigi XIII di Francia in un certo senso avviò l’uso delle parrucche tra gli uomini. Dopo di lui anche il mondo anglosassone iniziò ad usare le parrucche con re Carlo II e così via.

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