giovedì 21 marzo 2013

Le previsioni estate 2013 di un Hotel 3 Stelle a Jesolo

Non molto tempo fa ci sono state le elezioni per eleggere il nuovo parlamento nella speranza che il nuovo governo possa affrontare questa tremenda crisi economica.

Rilanciare l'economia è la priorità che i cittadini italiani auspicano dopo le elezioni avvenute il 24 25 Febbraio 2013. Il periodo di queste votazioni in Italia è inusuale anzi a memoria d'uomo non sono mai avvenute durante l'inverno.

Per alcuni aspetti questo può essere incoraggiante per quegli imprenditori che hanno un'attività prettamente stagionale estiva, mi riferisco alla categoria degli albergatori. Sappiamo che tra le categorie degli Hotel che maggiormente rischiano di vedersi ridotte le entrate sono gli Hotel Jesolo 3 Stelle a causa della elevata concorrenza presente a Jesolo data la presenza prevalente di questa categoria di Hotel.

Gli albergatori di Jesolo Lido non nascondono la loro preoccupazione per una stagione estiva che si preannuncia estremamente difficoltosa ed incerta. I dati macro-economici registrano continuamente dei segni meno (meno produzione, meno consumi) con la conseguenza di di un notevole aumento di indebitamento delle attività commerciali ed incremento esponenziale di chiusura di aziende operanti nei più svariati settori commerciali.

Per non parlare poi del fatto che prevalentemente è proprio la classe media italiana ad essere il mercato su cui attingono gli Hotel Jesolo 3 Stelle come flusso turistico di base, ed è la classe media che ha subito maggiormente gli effetti della crisi economica.

A questo scenario estremamente cupo le speranze degli Hotel Jesolo sono ora riposte nel nuovo governo che si insedierà tra non molto. Le misure adottate del precedente esecutivo hanno causato una contrazione appunto dei consumi tra aumento della tassazione e tagli della spesa nel nome del rigore.

Molti affermano che per rimediare agli errori economici fin qui commessi sia necessario rivedere gli accordi europei e per che no anche valutare la possibilità di uscire dalla moneta unica europea. Già prima di entrare nell'euro diversi economisti nazionali ed internazionali tra cui il premio nobel per l'economia Paul Krugman affermavano che l'Euro era un progetto fallimentare perchè fondato su regole estremamente rigide che penalizzavano gli stati economicamente più deboli.

Parole profetiche che solo ora la gente malauguratamente ha constatato essere basate su analisi corrette.

La pressione fiscale reale in Italia ora è di circa il 70% e nei prossimi mesi è destinata ad aumentare a causa della introduzione di tre nuovi provvedimenti. Aumento dell'Iva dal 21 al 22% nel mese di Luglio.

La nuova tassa Tares che andrà a sostituire la Tarsu e la Tia e pare costerà molto di più dato che servirà a coprire, oltre alla gestione dei rifiuti, i fondi per la gestione dei servizi indivisibili come l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, lo spazzamento della neve.

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