«Violata la privacy di deputati e onorevoli. I giornalisti rispettino i limiti del diritto di cronaca»
Giornata nera per le Iene, la Cassazione ha confermato la pena inflitta , per violazione della privacy dei parlamentari nei confronti dei due giornalisti delle Iene Davide Parenti e Matteo Viviani ritenuti colpevolì di avere prelevato, «con un comportamento ingannevole e fraudolento», tamponi di sudore di 50 deputati e 16 senatori per accertare la positività all'uso di stupefacenti.
La pena è solo pecuniaria in quanto le due Iene avevano ottenuto dal Gip di Roma la commutazione, in multa, della pena detentiva pari a cinque mesi e dieci giorni. Senza successo Parenti e Viviani hanno sostenuto di non aver leso la privacy degli onorevoli dal momento che «i loro accertamenti non permettevano di associare l'esito del test a persone note».
Il servizio non era andato in onda a seguito dell'intervento dell'Autorità Garante per la privacy, che aveva disposto «il blocco dell'uso dei dati personali» sulla base dei quali era stato realizzato il servizio, rilevando una «raccolta illecita di dati di natura sensibile in quanto attinenti allo stato di salute
Nessun commento:
Posta un commento