martedì 17 agosto 2010

Respirare a pieni polmoni

L’aria è un bene di cui ci dobbiamo prendere cura per aver cura dell’ambiente e di noi stessi, sia all’aperto sia negli ambienti chiusi.

Si pensi, ad esempio, agli esercizi commerciali come bar, pub o ristoranti che installano impianti aspirazione per dare la possibilità di fumare ai loro clienti, oppure alle fabbriche che devono essere munite di impianti di aspirazione delle polveri per salvaguardare la salute dei propri dipendenti.

Per quanto riguarda l’aspirazione fumi nei locali pubblici, la normativa è relativamente nuova: in Italia è arrivata nel 2003, rendendo obbligatoria l’installazione di impianti aspirazione aria che rendano possibile il riciclo dell’aria negli ambienti riservati ai fumatori, che comunque devono essere delimitati da pareti a tutta altezza e porte automatiche. Deve far parte dell’impianto di aspirazione dell’aria anche l’immissione di aria pulita, che può provenire dall’esterno o da una zona non fumatori adiacente; inoltre, le zone per fumatori non devono costituire un passaggio obbligato nel locale in modo che i non fumatori non debbano attraversarle se non per scelta.

La normativa è pensata per la salute dei clienti, ma forse soprattutto dei dipendenti, che senza gli impianti di filtrazione dell’aria fumavano passivamente per le otto ore lavorative giornaliere, rischiando le malattie di un fumatore pur non avendo mai fumato. La norma contro il fumo nei locali è stata accolta favorevolmente da buona parte della popolazione, fumatori compresi, rendendo i locali più vivibili per tutti: bambini, donne incinta, ma anche chi soffre di disturbi respiratori e perché no, anche per gli stessi fumatori, che pur fumando possono trovare fastidioso l’odore di fumo se costante.

In altri ambiti invece non sono necessari solo gli impianti di aspirazione e filtrazione, ma anche quelli di depolverazione, depurazione e altri ancora, ovvero tutto il necessario per fare in modo che l’aria in particolari ambienti sia respirabile e non risulti dannosa a chi è costretto a rimanerci durante le sue giornate lavorative.

L’aria è giustamente considerata un bene prezioso, in quanto fondamentale per la sopravvivenza: è bene quindi fare in modo che l’aria sia sempre quanto più pura possibile, utilizzando impianti ove necessario, o, pensando alle città, sempre più coperte da una coltre di smog, organizzando la circolazione in modo che sia possibile avere qualche controllo e limitazione. Pensandoci, in effetti, in certi casi può risultare più pulita l’aria in un bar con un impianto di filtrazione e depurazione rispetto a quella che si respira per strada: sarebbe meglio allora pensare un po’ di più a quello che si può fare, se non per purificarla, almeno per non rendere l’aria che si respira ancora più irrespirabile.

Quello che tutti possiamo fare è seguire dei piccoli accorgimenti, dal rispetto delle zone a traffico limitato all’utilizzo dei mezzi pubblici, della bicicletta o anche delle proprie gambe quando è possibile: non solo contribuiscono a non peggiorare la situazione dell’aria già troppo inquinata, ma sono anche un modo per risparmiare e fare movimento, per evitare lo stress da traffico e chissà, magari anche per godersi la città e vederla da un punto di vista diverso.



A cura di Lia Contesso

Prima Posizione srl - guerrilla marketing

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