mercoledì 28 luglio 2010

La forza del futuro

Dopo la conferenza ONU sul clima che si è tenuta l’anno scorso a Copenhagen l’attenzione verso l’ambiente ma soprattutto verso il risparmio energetico è divenuta una priorità non solo per i governatori ma anche per la gente comune.

Le modalità per rispettare l’ambiente infatti sono numerosissime e si può cominciare da semplici gesti che, se compiuti ripetutamente possono realmente contribuire alla conservazione e tutela della nostra preziosa terra partendo proprio dal risparmio energetico . Molte di queste abitudini fortunatamente sono entrate a far parte della nostra routine come il riciclaggio, la differenziazione dei rifiuti, l’utilizzo di lampadine a “risparmio” energetico e la messa in funzione di molti elettrodomestici in fasce orarie ben precise.Oltre al fotovoltaico una delle forme di energia cosiddetta “rinnovabile” che si sta diffondendo a macchia d’olio è sicuramente l’eolico. L’energia eolica è il prodotto della conversione dell' energia cinetica del vento in altre forme di energia ed è stata la prima forma di energia prodotta dall’uomo dopo il fuoco. Ovviamente per la società in cui viviamo e le necessità che abbiamo l’energia in cui viene convertita non è più come un tempo, nell’epoca preindustriale e industriale, quella motrice direttamente sul posto (tipica delle zone molto ventose come i Paesi Bassi in cui i mulini a vento sono entrati a far parte del panorama) ma quella elettrica. Rivalutata negli ultimi tempi per il suo insito essere estreme “green” verso la fine del 2009 si è arrivati a coprire l’1,5% del fabbisogno elettrico mondiale, con una crescita costante visto che questa percentuale è raddoppiata tra il 2005 e il 2008. Nel maggio del 2009 otto sono stati i paesi nel mondo ad entrare in possesso di centrali a scopi commerciali raggiungendo ottimi profitti.

L’energia eolica viene prodotta mediante l’installazione di parchi eolici che vengono direttamente connessi alle centrali elettriche ove possibile ma vi sono molti casi in cui queste tipologie di impianti vengono utilizzati per coprire il fabbisogno energetico di luoghi isolati e poco raggiungibili. Per il consumo domestico estremamente interessanti sono gli impianti che vengono chiamati minieolico o microeolico. Questi sono impianti che, come dice il loro nome, vengono utilizzati per coprire un basso fabbisogno energetico adatti per abitazioni o piccole attività economiche. Solitamente per minieolico si intendono gli impianti che supportano una potenza nominale fra 20 kW e 200 kW mentre per microeolico gli impianti inferiori a 20kW. Per la legge del mercato questi piccoli impianti, come peraltro succede anche per l’energia fotovoltaica o termo solare, hanno un costo più elevato di quelli a larga scala con un costo al kW di circa 1500/1300 euro, prezzo che sicuramente andrà diminuendo. A differenza del fotovoltaico però le normative non sono ancora ben definite in tutti i paesi perché questa tipologia di impianti viene molto criticata per l’ impatto paesaggistico che le turbine causano inevitabilmente.

A loro vantaggio però c’è sicuramente il fatto che sono impianti molto tecnologici che riescono a sfruttare sia le correnti ventose deboli sia le improvvise raffiche di vento che si verificano nelle zone montuose o lungo i litorali.Inoltre è da considerare che i generatori microelettrici non hanno un impatto visivo molto differente da quello che possono avere impianti di illuminazione pubblica oppure un ripetitore della telefonia cellulare.

A cura di Martina Celegato
Prima Posizione srl
Comunicazione integrata

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