Finalmente disponibile in libreria "I Segreti di Pitagora", l’ultimo libro pubblicato dalla Lepre Edizioni. La giovane casa editrice ripete a due anni di distanza l’operazione fatta con “Ipazia, vita e sogni di una scienziata del IV secolo” che ha ottenuto un grande successo di pubblico con più di quarantamila copie vendute solo nel 2010, raccogliendo nello stesso volume due opere che trattano, con sensibilità e approcci diversi, lo stesso tema. In questa breve recensione ci soffermiamo sul primo romanzo, “La diagonale di Pitagora” di Andrea Guidi, rimandando a un articolo successivo l’approfondimento del secondo lavoro contenuto nel volume, "Oltre il cielo dei giusti" di Simone Sutra, che narra il viaggio di conoscenza intrapreso dal giovane Clito e altri discepoli che accompagnano il maestro negli ultimi giorni della sua vita.
"La diagonale di Pitagora" è un romanzo ambientato fra Crotone e Caulonia in Magna Grecia alla fine del VI secolo a.C., nel luogo e nel tempo i cui Pitagora e la sua scuola si occupavano di musica e matematica. Gli adepti della scuola, da una parte convinti o costretti a osservare silenzio-memoria-segreto su ciò che studiavano e scoprivano, dall’altra prendevano parte attiva a una cruenta lotta politica per il potere. Il romanzo racconta la storia di Aradeo, un uomo che non apparteneva alla scuola, ma era curioso del mondo. La sua curiosità tanto utile in molti frangenti lo portò in una situazione difficile, tragica, si ritrovò suo malgrado coinvolto in un assassinio e fu accusato di esserne l’artefice. Ogni evidenza lo accusava, tutti pensavano che fosse il colpevole, non potevano pensare altrimenti: “E’ lui, l’omicida!”. D’improvviso la sua vita cambiò completamente, da uomo libero, che poteva dedicare la sua vita alle sue passioni, vivere con gioia e amore nel seno della sua famiglia, si ritrovò braccato, come preda. Doveva fuggire e mentre fuggiva doveva cercare le prove della sua innocenza. Aradeo scappa disperatamente, cerca nel mondo, si arrampica sulle tele della memoria per trovare una via d’uscita e mentre fugge incontra Teano, una donna il cui volto gli appare quello di una dea.
La storia di Aradeo, l’intrigo, la rete in cui si è trovato impigliato, ha un’impronta storico filosofica, è importante il luogo e il tempo in cui si svolge: un momento della storia in cui religione, filosofia e scienza erano ancora fortemente connesse, più precisamente non-separate. La soluzione del giallo si intreccia con una mistero che le menti pitagoriche, sgomente nello scorgere per la prima volta i frammenti dell’infinito, non vogliono svelare.
“La diagonale di Pitagora” è il primo romanzo della thriller-trilogia di Andrea Guidi che ruota intorno alle figure di grandi matematici che hanno segnato passi fondamentali nello sviluppo del pensiero scientifico e filosofico. Le pubblicazioni delle due opere successive, dedicate a Cantor e Gödel, sono programmate rispettivamente per la metà del 2012 e del 2013.
Concludendo ecco un passo della prefazione del libro di Simone Siliani: “Tutto, in questi Segreti di Pitagora, è dunque possibile, verosimile, fondato, plausibile, anzi, vero. Il racconto, impreziosito da riflessioni matematiche e filosofiche, è coinvolgente e avvolgente; ti trasporta in un altro tempo e in un’altra dimensione; ha il ritmo di certi thriller ben riusciti; ne sei rapito e ti apre la porta a un mondo parallelo in cui l’universo respira e tutto è insieme misterioso e improvvisamente chiaro.”
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