venerdì 31 luglio 2015

Vino di visciole, la sua evoluzione attraverso la storia



Nelle Marche vige da tempo un sodalizio, quello tra vino e territorio. Un legame che viene dalla storia e che negli anni vede nascere preziose varietà, apprezzate da illustri personalità, elogiate da poeti e scritturi eruditi. Un’unione indissolubile che, nelle terre delle distese colline che dall’Appennino volgono all’Adriatico, dà origine a un particolare vino da dessert, prodotto con esclusive ricercatezze frutto di questa terra, le visciole.

Il vino di visciole è un vero elisir, un’armonia perfetta tra frutta, acidità e alcool. È un prodotto da accompagnare al dessert, in grado di esaltarne tutte le noti dolci e prelibate. Morbido al palato, dal profumo intenso, gode di un piacevole retrogusto amarognolo. Questa esclusiva caratteristica è dovuta alle visciole, una varietà di amarene che regala solo il territorio marchigiano.
Il vino di visciole fa parte del catalogo FoodBros che propone online solo alimenti della tradizione locale, orientati a valorizzare la ricchezza del territorio marchigiano e a esaltarne i derivati più caratteristici. 

Ma come nasce il vino e visciole?

Questo famoso elisir ha origini remote. La visciola era conosciuta addirittura dai Longobardi.
La ricetta del vino di visciole si è evoluta nel tempo. Inizialmente infatti nasceva per correggere il vino guasto o per rendere più gradevole il sapore dei vini tannici e robusti. La posizione geografica esposta a gelidi venti di tramontana, faceva sì, secoli fa, che l’uva maturasse poco, ottenendo così un vino di bassa gradazione  e con un importante residuo zuccherino, dovuto alle basse temperature.  L’arrivo dei primi tepori estivi rendeva questo vino ancor meno piacevole poiché si innescavano processi rifermentativi. Così gli abitanti del posto cercavano di migliorarne il sapore secondo gli usi dei latini: aggiungendo piccole amarene scure, acide e aromatiche, tipiche del luogo. 

A questa consuetudine si fa risalire la nascita del vino di visciole che ha visto poi negli anni una rielaborazione della sua ricetta e un trasformazione in prodotto dal valore esclusivo: da vino corretto diviene elisir per palati fini. Addirittura il Duca di Montefeltro pare ne bevesse ogni giorno, mentre le dame venivano omaggiate con i suoi profumi e sapori.

Oggi il vino di visciole, detto anche visner o visciolato,  deriva da metodi diversi a seconda della zona di produzione. Le visciole vengono raccolte nelle prime settimane di luglio e macerate in parte intere e in parte schiacciate nel vino base locale, Montepulciano o Sangiovese. Si aggiunge successivamente lo zucchero per la fermentazione. In alternativa le amarene vengono raccolte e lasciate essiccare al sole, dopodiché macerate con lo zucchero fino a ottenere uno sciroppo denso a cui, nella stagione di vendemmia, si aggiunge il mosto in ebollizione.

Si tratta di tecniche diverse ma entrambe orientate a un prodotto finale eccellente e soprattutto esclusivo. La base è sempre quella di un frutto locale, di cui la terra marchigiana è ricca. I metodi invece continuano a rimanere legati a quelli delle tradizioni più antiche.

FoodBros propone questo elisir nel suo catalogo online. Il vino di visciole è ideale da accompagnare a dolci tradizionali, pasticceria secca o crostate. Scopritelo su www.foodbrosshop.com.

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