venerdì 10 gennaio 2020

Qual è la differenza tra un aspirapolvere e una scopa elettrica

Probabilmente rivolgendo questa domanda ai più, la risposta non sarà così scontata ed immediata.

Sono infatti molte le persone che avrebbero qualche tentennamento nell'evidenziare le differenze fra un aspirapolvere ed una scopa elettrica. In realtà le differenze ci sono e sono abbastanza strutturali, oltre che nel funzionamento dell'elettrodomestico e quindi nel loro utilizzo all'interno delle mura di casa.

La scopa elettrica

Questo strumento, di solito di dimensioni ridotte, è pratico e maneggevole ed ha un peso specifico piuttosto limitato per garantirne il trasporto agevole da una parte all'altra dell'abitazione.

Di uso domestico, questo prodotto non ha solo un'estetica ridotta ma ha più limitazioni rispetto all'aspirapolvere: la durata della batteria è ridotta, in caso di scope elettriche senza fili, e raccolgono la sporcizia all'interno di un vano di piccole dimensioni che va regolarmente svuotato di volta in volta.

La scopa elettrica ha una potenza piuttosto ridotta ed opera prettamente sulla superficie dedita al pavimento, mediante le microspazzole che sono regolate dal motore in modo tale da tirare i peli, capelli e sporco in generale.

L'aspirapolvere

L'aspirapolvere solitamente ha una potenza maggiore rispetto ad una scopa elettrica e, nella maggior parte dei casi, è dotato anche di un tubo che possa raggiungere gli angoli più impervi della propria abitazione.


Nello specifico l'aspirapolvere ciclonico, ultima prodezza della tecnologia, ha una potenza fuori dagli schemi, in grado di risucchiare con accuratezza lo sporco da qualsiasi superficie.

Gli aspirapolvere, inoltre, hanno un vano di raccolta più grande rispetto alla scopa elettrica e possono o meno avere un sacchetto chiudibile una volta pieno. Ed è in commercio anche l'aspirapolvere ciclonico senza sacco.

Ad oggi però, i modelli che risultano più apprezzati per senso pratico ed utilizzo, sono quelli ciclonici senza sacco, perché sono più pratici da svuotare e subito pronti per operare ancora.
Nel caso specifico di un aspirapolvere senza fili, esso può coprire una superficie anche di circa 100 metri quadrati, lavorando senza sosta per 40 minuti.

L'aspirapolvere Rowenta, ad esempio, è dotata di un motore piuttosto potente e di un vano laterale collegato tramite tubo, così da soddisfare al meglio le aspettative della clientela, raccogliendo anche dagli angoli più difficili.

Altro esempio di tecnologia in sviluppo perenne che vuole andare in contro ai bisogni sempre più espliciti delle faccende domestiche, è l'aspirapolvere Dyson, che con la sua forma più snella e tutta la sua serie di accessori, opera sia sul pavimento, sia sulle superfici poste più in alto, per un servizio più completo.

Quale scegliere?

Per scegliere quale sia lo strumento che meglio può servire alla pulizia della propria abitazione, bisogna innanzitutto considerarne la metratura: una superficie più grande avrà bisogno di un mezzo che sia almeno abbastanza potente da supportare l'intera operazione per mezzo di una batteria potente o di un filo abbastanza lungo.


Altra considerazione riguarda la frequenza di utilizzo: un aspirapolvere potrà essere utilizzato anche con meno frequenza di una scopa elettrica, perché quest'ultima ha un vano di raccolta che dovrà necessariamente essere svuotato più spesso, mentre l'aspirapolvere pulirà in maniera più approfondita anche accendendolo una volta di meno, avendo un contenitore più grande.

La funzione ciclonica dei nuovi aspirapolvere consentirà che la superficie sia trattata con una sola passata, perché la potenza agirà sin da subito.

Ultima, ma non meno importante, è la considerazione che riguarda il budget che si ha a disposizione: le scope elettriche sono più economiche degli aspirapolvere, quindi se non si è decisi nel dedicare una buona cifra meglio optare per la prima.       

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