La pasqua è alle porte e con essa sono in arrivo tutte le dolci specialità che la caratterizzano dai dolci da forno alle specialità al cioccolato amate da bambini ma non solo.
Sicuramente nella tradizione italiana il dolce più noto e più diffuso che si identifica, anche nella forma, con la ricorrenza della Pasqua è senza alcuna ombra di dubbio la colomba. La sua storia affonda le radici nella più radicata tradizione cattolica ma varie sono le leggende legate sia al dolce che all’animale che esso va ad interpretare.
Secondo la Bibbia la colomba rappresenta e impersona la speranza perché fu proprio essa a tornare all’arca di Noè con un ramoscello di ulivo nel becco dopo il diluvio universale, segnandone la fine e la riconciliazione dell’uomo con Dio e segnalando la presenza di terre emerse. Un forte segnale quindi, strettamente legato al significato che la Pasqua riveste all’interno della cultura dei paesi cristiani.
Diversa è l’origine della colomba, che non fece subito parte dei dolci pasticceria, che viene fatta risalire all’epoca medievale precisamente durante il le invasioni barbariche e precisamente quelle guidate da Re Alboino che scese in Italia con i suoi soldati per conquistare la città di Pavia. L’assedio alla città, come raccontano i numerosi resoconti redatti all’epoca e nei periodi posteriori, fu lunghissimo, durò addirittura trent’anni durante i quali i barbari furono respinti dalla città. Dopo i tre anni passati alle porte di Pavia Re Alboino riuscì a sfondare le porte della città ed entrarvi precisamente nel giorno della vigilia di Pasqua nel 572. Il Re, preso da un forte desiderio di vendetta decise di incendiare l’intera città e sterminarne i cittadini. Prima però decise di accettare i doni che i cittadini gli porgevano, seguendo così la cavalleria guerresca dell’epoca.
I doni dei pavesi consistevano in dodici fanciulle di rara bellezza che secondo la tradizione avrebbero dovuto intrattenere le notti del sovrano. Narra la leggenda però che, mentre il sovrano rifletteva sulla sorte degli abitanti si presentò al suo cospetto un umile artigiano che gli porse in dono dei pani e dei dolci fatti a forma di colomba quale tributo e gesto di pace nel giorno di Pasqua, dolci sapori che risultarono talmente tanto buoni e gustosi da spingere il sovrano a cambiare idea sulle sorti degli abitanti di Pavia e fare la solenne promessa di “rispettare la città e i suoi cittadini, in onore delle colombe”. La promessa si rivelò comunque un inganno visto che, quando il sovrano chiese i nomi alle fanciulle che i pavesi gli avevano portato, esse risposero tutte “Colomba”. Si narra che Re Alboino comprese il raggiro di cui era stato vittima ma decise comunque di risparmiare i cittadini e non sterminarli.
Un’altra, ben più nota, legenda legata al dolce colomba si fa’ risalire alla Battaglia di Legnano nel 1176. La Battaglia vinta dai Comuni Lombardi contro il noto condottiero Federico Barbarossa imperatore di Germania venne festeggiata con questi dolci a forma di colomba. L’idea viene fatta risalire ad un condottiero del carroccio che durante la battaglia rimase colpito da alcuni volatili che si erano poggiati sulle insegne lombarde facendone percepire così la vittoria.
A cura di Martina Celegato
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