giovedì 31 marzo 2011

Tappeti di qualità: riconoscerli e conservarli adeguatamente

Quando si acquista un tappeto, in particolar modo quando si intende fare un investimento per la propria casa, l’attenzione alla qualità deve di gran lunga superare quella per il prezzo.

Soprattutto quando si vanno ad investire ingenti somme di denaro infatti si è più a rischio di subire delle truffe. I truffatori in questo ambito sono sempre in agguato e pronti ad approfittare dell’”ignoranza” delle persone a riguardo e quindi vendere a prezzi troppo esosi pezzi che nulla hanno a che fare con la millenaria tradizione che sta dietro ai tappeti classici e di lavorazione artigiana. Quante volete ci è capitato di sentire di grandi svendite di tappeti e arazzi artigianali, magari acquistarne qualcuno e ritrovarci dopo un paio d’anni con un tappeto che si sfilaccia, usurato e praticamente inutilizzabile? Sono infatti queste le metodologie più utilizzate per attirare il consumatore nella rete della truffa e fargli acquistare un oggetto di infima manifattura e di valore praticamente nullo. Fondamentale diventa quindi appoggiarsi a rivenditori esperti del settore dei tappeti antichi iran che oltre all’oggetto in sé possano fornire garanzie come un certificato relativo al prodotto o altri parametri che ci permettano di distinguere un buon tappeto realmente di manifattura artigianale da un tappeto di fabbricazione industriale.

E’ da considerare però che acquistare un buon tappeto non è l’unica cosa da fare per mantenere il prodotto integro e in buono stato visto che un buon 90% della manutenzione è nelle nostre mani. Fondamentali da seguire sono i consigli a riguardo della corretta conservazione del tappeto soprattutto quando non si utilizza frequentemente o si necessita di riporlo all’interno di stanze per un periodico disuso. Il tappeto infatti, se da disteso sul pavimento non rischia l’attacco di insetti o altri animaletti che ne vanno a compromettere le caratteristiche da arrotolato o chiuso dentro appositi contenitori è soggetto all’usura da parte di questi animali. Ovviamente è inutile sottolineare che un buon tappeto, se ben conservato, resiste all’usura come possono testimoniare le numerose opere d’arte arrivate attraverso i millenni ai giorni nostri.

I tappeti antichi cinesi e tutti gli altri tipi di tappeti pregiati vanno conservati arrotolati preferibilmente con il vello al loro interno e con un tubo di cartone o di plastica che ne mantenga la forma inalterata, per evitare che il tappeto si accasci su sé stesso formando così delle pieghe che possono rivelarsi indissolubili visto che vanno a sformare la struttura vera e propria dell’oggetto. Quando si ha in previsione di non utilizzare il tappeto per parecchio tempo è comunque conveniente non riporlo in cantine, troppo umide per le fibre tessili, o in soffitte, troppo calde e secche. L’ideale sarebbe una stanza non esposta troppo alla luce ma soprattutto poco umida che consenta di mantenere una temperatura e una umidità dell’aria ottimali che non favoriscano quindi la riproduzione di insetti e animaletti fastidiosi. E’ comunque sempre indicato porre all’interno dell’oggetto delle palline di naftalina perché essendo formato da fibre naturali, anche il miglior luogo in cui possa essere riposto è a rischio di danneggiamento. Oltre alle palline di naftalina, che dovrebbero essere rinnovate periodicamente è importante anche imballare adeguatamente il tappeto se possibile con più strati e in maniera ermetica in modo da rendere impossibili danneggiamenti e usure.

A cura di Martina Celegato
Prima Posizione srl
Agenzia posizionamento

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